dal 1° gennaio 2010 è possibile promuovere azioni legali di Class Action simili a quanto avviene negli USA ma con una differenza sostanziale: mentre negli Stati Uniti oltre al danno può essere calcolato un surplus a carattere punitivo, in Italia il risarcimento non potrà superare il danno effettivamente subito. La Class Action è articolata in tre fasi: a)ammissibilità: è il primo filtro ed è esercitato dal Giudice, che può interrompere sul nascere la causa collettiva se ne rileva l'inammissibilità(domanda infondata, conflitto di interessi, nessuna identità di diritti tutelabili, proponente senza adeguata copertura patrimoniale); b) adesione: una volta che il Giudice ammette la domenda, il proponente deve pubblicizzare la Class Action in modo da permettere ai consumatori interessati di parteciparvi; c) giudizio: nella fase finale il Giudice liquida coloro che hanno aderito all'azione.
Da sottolineare che l'oggetto dell'azione di classe sono i diritti individuali omogenei dei consumatori e degli utenti (art.140-bis Codice del Consumo).
giovedì 7 gennaio 2010
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