Web & Privacy

Il recente attacco al sito delle Poste Italiane è un chiaro esempio di come, purtroppo, i nostri sistemi non siano mai sufficientemente protetti. Sul web tutto può essere rintracciato, perchè ogni attività lascia una traccia indelebile e utilizzabile dai malintenzionati. Un esempio lampante sono le banche dati, l'archivio delle psw e l'archivio dei log, che sono oggetto di costanti attenzioni da parte dei cracker (mentre un "hacker" è una persona che si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, per i criminali informatici la definizione corretta è"cracker"). Per proteggersi è utile seguire queste semplici regole:
- adottare una psw adeguata: deve essere più estesa possibile, non legata alla vita privata, non un vocabolo comune, contenente almeno una cifra, una lettera minuscola ed una maiuscola non allocate all'inizio della parola;
- creare più account: se il pc è condiviso è consigliabile creare più profili mantenendo l'account di amministratore protetto da psw; gli account per altri utenti saranno creati con limitazioni;
- documenti confidenziali protetti: proteggere i documenti confidenziali con software di compressione che consentano di inserire una psw;
- cancellare le informazioni in navigazione: eliminare le informazioni che si creano sul pc nel corso della navigazione, ripulendo dai file temporanei e dai file aperti di recente.
Si ricorda che, qualora si ritenesse violata la propra privacy (es. mail non autorizzate al proprio sito di posta elettronica) è possibile rivolgersi la Garante (DPR501/1998) e in alternativa presentare un esposto all'Autorità Giudiziaria. Maggiori informazioni si trovano sul sito web dell'ADUC.