Risk Philosophy

"Il Risk Management è una componente cruciale di ogni strategia di
creazione di valore e di massimizzazione del rendimento del capitale investito
da un'impresa" (A. Profumo, CEO Unicredit Group)


lunedì 19 ottobre 2009

Pubblicità boomerang


Alla fine del 2008 in Germania la Pepsi pubblicizzava la Pepsimax con una "caloria" che, non sopportando più la solitudine, si suicidava in vari modi(ad esempio sparandosi in testa...). Questa versione macabra ed insensibile della nostra particella di sodio dell'Acqua Lete non è passata inosservata e la Pepsi, subissata dalle critiche sul web, è stata costretta a chiedere scusa attraverso Twitter. A distanza di poco tempo sempre la Pepsi si rende protagonista di un'analoga vicenda: per promuovere un nuovo energy drink (AMP Energy) produce un'applicazione per l'Iphone in cui si suggeriscono frasi per rimorchiare le ragazze. Come da copione, anche in questo caso il pubblico boccia sonoramente l'iniziativa accusando di sessismo la Pepsi. E sempre come da copione, anche in questo caso la Pepsi chiede scusa attraverso Twitter.
Le critiche viaggiano su Twitter, le scuse viaggiano su Twitter.
La vicenda della Pepsi dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come ormai la competitività di un'azienda si misuri anche sulla sua conoscenza dei social network e sulla sua capacità di gestire le crisi utilizzando questi strumenti. Con la pubblicità tradizionale si può parlare ai bambini di rasoi da barba, alle donne di PS2, e agli uomini di creme depilatorie. Con i social network oggi si parla a chi e come si vuole in tempo reale. Twitter, Facebook & Co. sono grandi strumenti di comunicazione che possono aiutare un'azienda a farsi conoscere ed a comunicare col proprio pubblico in maniera diretta. Allo stesso modo, se opportunamente utilizzati, i social network possono essere ottimi strumenti per la gestione delle crisi aziendali.

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