Risk Philosophy

"Il Risk Management è una componente cruciale di ogni strategia di
creazione di valore e di massimizzazione del rendimento del capitale investito
da un'impresa" (A. Profumo, CEO Unicredit Group)


giovedì 31 maggio 2012

Terremoto & Risarcimento Assicurativo (1)

E' stato pubblicato in G.U. n.113 del 16.05.2012 il Decreto Legge n.59 "Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile" cui di seguito si riporta un estratto: Art. 2 Coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da calamita' naturali 1. Al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamita' naturali sui fabbricati, a qualunque uso destinati, ed al fine di garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione di beni immobili privati destinati ad uso abitativo, danneggiati o distrutti da calamita' naturali, possono essere estese ai rischi derivanti da calamita' naturali le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprieta' di privati. Per favorire altresi' la diffusione di apposite coperture assicurative contro i rischi di danni derivanti da calamita' naturali, i premi relativi all'assicurazione per danni, per la quota relativa alle calamita' naturali, ovvero relativi a contratti di assicurazione appositamente stipulati a copertura dei rischi di danni diretti da calamita' naturali ai fabbricati di proprieta' di privati a qualunque uso destinati, sono disciplinati con il regolamento di cui al comma 2. 2. Con regolamento emanato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private (ISVAP), che si esprimono entro trenta giorni, sono definiti modalita' e termini per l'attuazione del comma 1 senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, anche sulla base dei seguenti criteri: a) estensione della copertura assicurativa del rischio calamita' naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno; b) esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti da fabbricati; c) incentivazioni di natura fiscale, nel rispetto del principio dell'invarianza di gettito, tramite regimi agevolativi all'imposta sul premio di assicurazione ovvero la deducibilita', anche parziale, del premio dalla base imponibile ai fini IRPEF e IRES dell'assicurato; d) previsione di un regime transitorio, anche a fini sperimentali ovvero di prima applicazione. Il Caso (o la Sfortuna) ha voluto che dopo pochi giorni, il 20 ed il 29 maggio, ci siano stati due terremoti devastanti in Emilia, con 17 morti accertati, decine di senza tetto e un numero impressionante di aziende, in uno dei comparti più avanzati e strategici di tutta Italia, che hanno dovuto interrompere la propria attività produttiva. Inutile dire che i danni sono ingenti, sia per le famiglie che per le imprese, ma sopratutto per l'intera economia nazionale se è vero che quella parte di Emilia contribuisce per l'1% del PIL nazionale. L'atteggiamento del Governo è teso a responsabilizzare i privati sul tema delicato della prevenzione, introducendo il principio della responsabilità diretta del cittadino nella tutela dei propri beni e di una nuova cultura del rispetto del territorio. Tale atteggiamento, tuttavia, è a mio parere non accettabile se non supportato da adeguate incentivazioni fiscali. La responsabilizzazione del cittadino è un concetto che può trovare senso se fatto dalle Compagnie stesse, che già applicano franchigie e scoperti proprio in quest'ottica, costringendo l'assicurato a prendersi cura della cosa assicurata a fronte, però, di un intervento in caso di sinistro. Il Governo, al contrario, trasferisce il rischio sui cittadini senza dare in cambio nulla, cosa a mio parere inaccettabile in una democrazia. Inoltre, l'art.3 del Decreto recita: 3. Al fine della predisposizione del regolamento di cui al comma 2, il Dipartimento della protezione civile provvede ad acquisire e trasmettere ai Ministeri concertanti, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ogni elemento necessario per la valutazione degli effetti derivanti dall'introduzione del regime assicurativo di cui al comma 1, in particolare: a) mappatura del territorio per grado di rischio; b) stima della platea dei soggetti interessati; c) dati percentuali sull'entita' dei contributi pubblici finora concessi in caso di stato di emergenza; d) simulazione dei premi, suddivisi per tipologia di copertura assicurativa. E' evidente che, nel caso del terremoto in Emilia, la Protezione Civile non ha avuto il tempo materiale per dare queste informazioni al Governo. Inoltre trovo inquietante il comma a): la Regione Emilia, fino alle 04:00 del 20.05.2012, era considerata zona a pericolosità medio-bassa. Ma come dimostrato dai terremoti del 20 e del 29 maggio dobbiamo cominciare a considerare tutta l'Italia a forte rischio sismico, e ormai ha poco senso fare una classifica di pericolosità. Un sisma dalle conseguenze devastanti può accadere ovunque, anche in zone dove fino ad oggi non si erano mai verificati eventi del genere.

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