Risk Philosophy

"Il Risk Management è una componente cruciale di ogni strategia di
creazione di valore e di massimizzazione del rendimento del capitale investito
da un'impresa" (A. Profumo, CEO Unicredit Group)


giovedì 3 dicembre 2009

Il disastro di Bhopal


Oggi ricorre il 25° anniversario del più grande incidente chimico della storia, in cui morirono nell'immediato 8.000 persone (25.000 in totale). L'incidente a cui mio riferisco è quello accaduto a Bhopal (India) alla Union Carbide, dove tra il 2 ed il 3 dicembre del 1984 fuoriuscirono circa 40 tonnellate di gas tossico formato da una miscela composta di isocianato di metile, acido cianidrico ed altri gas tossici. Tali esalazioni si liberarono a seguito di una reazione incontrollata dovuta alla penetrazione di acqua nel reattore per la produzione dello Experimental Insecticide Seven Seven (un insetticida sperimentale).
Questo incidente resta uno dei più citati quando si parla di Crisis Management, in quanto è un chiaro esempio di ciò che non si deve assolutamente fare nella gestione di una crisi (scarsa informazione sulla composizione del gas, minimizzazione dell'accaduto, nessun responsabile a parlare coi media, ecc.). Inoltre è un esempio di cattiva gestione del rischio aziendale, in quanto il tutto fu provocato dalla carenza di manutenzione dell’impianto e dalla disattivazione di molti sistemi di allarme: per tale motivo la nube venefica si diffuse nelle aree adiacenti l’impianto senza che alcun dispositivo di allarme si attivasse.
Oggi la Union Carbide è di proprietà della Dow Chemical, una multinazionale che ha inquinato l'area del fiume Tittabawassee (http://www.epa.gov/region5/sites/dowchemical/), e che ha comprato dall'Enichem di Porto Marghera l'impianto per la produzione di poliuretani (plastiche per imbottiture). Si spera che le esperienze passate siano di insegnamento, e che la cultura del rischio possa evitare in futuro simili accadimenti.
Per saperne di più: http://www.bhopal.org/

Nessun commento:

Posta un commento