Leggo quanto riportato su Plus24-Il Sole24Ore del 22/08/2009 e lo riassumo brevemente. Il 30 gennaio del 2004 il Sig. Ratti ha avuto un incidente in autostrada nel quale, purtroppo, è venuta a mancare la figlia di 8 anni sbalzata dall'abitacolo. L'incidente è stato causato dalla collisione con l'auto di un uomo (assicurato con la Sara Assicurazioni) che, in stato di ebbrezza, era fermo nella corsia di sorpasso di una lunga curva. Secondo il Tribunale Civile di Milano il Sig. Ratti "teneva una andatura consona allo stato dei luoghi" e "al momento del sinistro non gli era imputabile alcuna condotta colposa"; inoltre la circostanza che la figlia fosse priva delle cinture di sicurezza "non costituisce fatto addebitabile al padre come contributo all'evento lesivo". Pertanto, con sentenza immediatamente esecutiva, la condanna a carico della Sara Assicurazioni prevedeva il pagamento di 650mila euro di risarcimento per danno biologico oltre a interessi per un totale di 809mila euro.
La Sara Assicurazioni, invece, disattendendo la sentenza ha deciso unilateralmente di pagare al Sig. Ratti solo 535mila euro, ritenendo non equa la decisione di primo grado e facendo quindi opposizione.
Senza entrare nella leggittimità o meno della cosa, è ovvio che il non chiudere il contenzioso come da sentenza del Tribunale di Milano e finire sul giornale, ha comportato un danno reputazionale sicuramente superiore al delta che Sara Ass.ni non vuole pagare (senza contare la parcella dell'avvocato...). Questo è un chiaro esempio di come ancora oggi il RM sia una disciplina ancora poco utilizzata in Italia, e come essa sia ormai indispensabile in un mondo dove le notizie corrono veloci (Twitter, Facebook, YouTube, ecc.). Qualche anno fa, probabilmente, una vicenda come quella descritta sarebbe rimasta confinata nelle aule del Tribunale. Oggi invece è arrivata all'orecchio di migliaia di persone, con un danno reputazionale per sara Ass.ni difficilmente valutabile. Una adeguata analisi dei rischi ed una opportuna conoscenza delle tecniche di comunicazione coi media, avrebbe sicuramente evitato questa brutta storia.
giovedì 3 settembre 2009
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